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Cos’è per te il Bentegodi?

di Hellas Live

Pubblicato il : 14 Ottobre 2023 - 15:25

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Molto più di un luogo. Un'emozione, un gol, l'abbraccio con uno sconosciuto. Oppure una partita, la prima con papà da bambino, la vittoria più bella. Cos'è per te il Bentegodi?
Nella bacheca sotto l’articolo sul sito del club, oltre che sui social dell'Hellas Verona FC, è possibile in questi giorni lasciare un ricordo, una testimonianza, un pensiero: li raccoglieremo tutti e i più belli saranno parte delle iniziative che saranno svelate nelle prossime settimane. Il Marcantonio Bentegodi, inaugurato il 15 dicembre 1963, è ad un passo dal compiere i suoi primi sessant'anni. Un anniversario che il Club vuole condividere con tutta la tifoseria. Quindi... cos'è per te il Bentegodi? Fonte: hellasverona.it
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41 Commenti

  1. Mi

    È un luogo quasi magico in cui ogni persona può sentirsi un vero combattente incitando la propria squadra. Così lo ricordo quando ci andavo da bambino con mio padre. Mi sembrava di correre sulla fascia con Pierino Fanna o dribblare con Elkjaer dagli spalti….. Ahhh che bei tempi!!

  2. Menga64

    Ringrassio me papà che me accontentaa in tutti i modi….come la prima olta chel ma’ porta’ al Bentegodi….emosion indescrivibile che me son gusta’ fin in fondo…. quando in porta sugaa penna bianca Colombo….me digo che la partia l’ era finia in pareggio….avea segna’ el centravanti on certo Clerici Sergio….bomber oriundo e on po’ balengo….par tutti quanti el mitico gringo…. grassie Papà par averme inculca dentro el DNA….l’amor par la squadra e i colori dela nostra città….

  3. Michele

    1976
    Quattro anni,sulle spalle di mia mamma,anima gialloblù che mi guarda dal cielo,la ringrazierò sempre per avermi insegnato e tramandato l’amore e la fede per i colori gialloblù.
    Amate e tifate l’Hellas Verona sempre,a prescindere da serie, presidenti, giocatori.

  4. Mi ricorda la prima partita 20 maggio 73 Verona Milan in parterre e mio Padre perde la fede nuziale al 5 goal dell’Hellas. E io bocia di 10 anni sguscio tra le gambe dei tifosi e trovo la Fede. Mio Padre l’ho reso felice 2 volte. Indimenticabile

  5. Tony

    La prima volta non dimenticherò mai , sentivo i canti , sentivo la gente che entrava una parola sola sentivo quel giorno Maradona, ma quel giorno quel n 10 spari, l emozione più grande quanto incoscientemente siamo poi passati alla storia, e sento le stesse emozioni ogni volta che entro…

  6. stefano

    El tramonto drio alla ovest, el ciel color aranso, i piccioni che i vola via, i canti par la vittoria, l’euforia dele tre birette e tornar a casa col cor sgionfo de felicità.

  7. Aldo

    È un luogo sacro…dove abbiamo pianto e urlato di gioia…prima partita vista Verona Juventus 1969…2 a 1…gol di Petrelli e Bui e Anastasi su rigore al 90’…

  8. Menga64

    Si l’è vera adesso l’è diventa’ on cesso….ma noialtri ghe’ volemo ben tanto stesso….. forsi l’è par quela che i pissa sui muri….finché in curva parte i primi cori…..ogni olta che affronto i scalini par andar su’…..con la me bandiera e la sciarpa gialloblù…..me scombate sempre el cor dentro nel petto….come nel 85 quando emo vinto el scudetto….o come nel 70 quando ho visto la prima partia…. parchè l’è la nostra fede la nostra malattia….on credo che voi tramandarghe a me fiole….. finché no l’è sarà in grado de andarghe da sole….come del resto a fato me papà con mi….e l’è tanto stesso sa’ zughemo in B o in C….. parchè el Bentegodi l’è la nostra casa….e ci no ghe’ crede par piaser chel tasa…..

  9. Stefano66

    Il tempio…prima partita vista, con mio papà, Verona Perugia 2a0 gol di Maddè e Zigoni…penso 1976. Da allora non sono piu mancato. Magia pura!!

  10. Franco

    Lo stadio è un’astronave magica dove l’impossibile può diventare possibile. Quell’odore di cemento misto a urina e feci di piccione è meraviglioso e inconfondibile. La prima volta e mille altre con mio padre che ora non c’è più, sono ricordi che porterò per sempre nel cuore.

  11. Diego77

    Il Bentegodi appartiene alla mia città.
    Tantissime emozioni,ricordi belli e infiniti.
    Seguo il Verona da quando ero bocia, praticamente dagli anni 80 e da allora non sono più staccato, conoscendo persone stupende e amicizia che durano da anni.
    Devo tanto al Bentegodi
    Auguri Marco Antonio Bentegodi.

  12. Dingo65

    Il tempio… luogo dove sono cresciuto da bambino , vivevo in via L.Negrelli dove una volta c’era la sede.
    Capite il motivo perché sono gialloblù….respiravo calcio e passione fin da bimbo.
    Fantastico!

  13. Tn

    Nessun padre mi ha portato al Bentegodi, io da solo a quindici anni, faccio il biglietto del treno alla stazione di Trento, destinazione Verona-Padova.
    Il destino mi avrebbe da quel giorno battezzato gialloblù a vita, gioie e dolori e tante amicizie fraterne che tuttora coltivo, tante di nuove che ogni partita nascono.
    È stato un viaggio lunghissimo, alla soglia dei cinquanta ancora mi emoziona vederlo dall’ esterno ed entrarci coi butei. È il nostro tempio.

  14. Per chi come me ha avuto la fortuna di vivere gli anni migliori della storia dell’Hellas (dalla promozione dalla B con Bagnoli, allo scudetto e fino alla seconda partecipazione alla Uefa nel 1987, attraverso 2 quarti posti e un sesto posto) il Bentegodi resta uno dei teatri che ha dipinto i ricordi più belli di un’intera vita, fin da quando mi portava papà a vedere il Verona del 75-76 finalista di Coppa Italia, per passare poi agli ingressi con il “ridotto 14 anni” (ma ne avevo già 17…) e trasformare la partita in casa nell’evento da non perdere con i compagni di scuola poi e anche con la prima fidanzatina. La mia crescita di ragazzo degli anni 80 è andata di pari passo con l’escalation dell’Hellas Verona e l’emozione del campionato, che ci ha poi visto diventare Campioni d’Italia, che da incredula si è poi pian piano mutata in timido sogno, lucida speranza ed infine tripudio collettivo. In quel magico 1985, ho visto tutte le partite in casa ed ho avuto il privilegio di partecipare anche alle 2 trasferte più belle (a marzo a Firenze con 15.000 tifosi gemellati coi Viola, in un’atmosfera festosa unica, e poi a maggio a Bergamo per cucirsi il tricolore sul cuore, per sempre). L’unico rammarico è la certezza che per una città provinciale come Verona il divario economico che si è aperto nel calcio di oggi con le grandi società calcistiche, renda questa un’impresa tanto incredibile quanto irripetibile. Oggi che mi avvio alla soglia dei 60, dopo quasi 40 anni, resto eternamente grato a quel manipolo di eroi che, come diceva Puliero, altro personaggio indimenticabile di quell’epoca, ci aiutava “a schisar tuti i pensieri, coi colori gialoblu…”.

  15. Il Bentegodi un luogo magico per chi tifa Hellas , è indescrivibile ciò che si sente dentro quando si canta a squarcia gola e quando l Hellas segna , ci sono stato la prima volta nei prima anni 70 con mio papà, la partita era Hellas Verona Cagliari mi ricordo Colombo il portiere con i suoi capelli bianchi e da allora ogni volta che vado è una emozione .

  16. GOLDRAKE

    Il Bentegodi è un turbinío di emozioni, canti, profumi, odori, amicizie, pioggia, sole, caldo, freddo, ricordi passati e speranze future. Ho pianto, ho gioito, sono stato “fagocitato” dal Bentegodi quand’ero “buteleto” e ora, dopo tanti anni, sono ancora presente, con la mia famiglia, su quelle “careghete” ad emozionarmi come da “bocia” perché quando entri nel tempio non esiste più l’età, non esiste più nulla se non il nostro amato Hellas Verona.

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