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Lutto nel mondo del giornalismo. È scomparso il veronese Rino Tommasi

di Hellas Live

Pubblicato il : 8 Gennaio 2025 - 11:20

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Il mondo dello sport e del giornalismo è in lutto. È morto a 90 anni Rino Tommasi, storica firma e voce di tennis e boxe. Nato a Verona il 23 febbraio del 1934, grande tifoso gialloblù, è stato giocatore di tennis e ha iniziato la carriera giornalistica nel 1953. Condoglianze alla famiglia da parte di Hellas Live. Foto: Ubitennis
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31 Commenti

  1. Alex James Mariotti

    Grandissimo Rino mi ricordo quando commentavi Tyson ed il tennis su Capodistria e poi tele più col tuo settimanale sulla boxe RIP

  2. Linus

    Un mito assoluto, le telecronache del tennis con Scanagatta erano da…circoletto rosso. Resterai sempre nei nostri cuori Rino.

  3. Rudolf

    Memorabile l’articolo sulla Gazzetta il giorno dopo la conquista dello scudetto .. Giravo per Milano suonando il clacson da solo ! GRANDE Rino , fieri di te

  4. Franco

    Grandissimo giornalista e grande persona. Ricordo di averlo incontrato nel settore ospiti di un monza-Verona nel primo anno di serie C a seguire il nostro amato Verona. Grande. Riposa in pace.

    1. stefano

      giornalista morto a
      Rino Tommasi e una passione chiamata Verona. Quella che per prima lo portò allo stadio, che era il “vecchio” Bentegodi, dove giocavano i gialloblù. Un ricordo che rimarcava sempre, il grande giornalista che si è spento oggi, 8 gennaio, rimasto legatissimo all’Hellas. A Verona è nato e ha vissuto da bambino. Abitava in via Adua, vicino a corso Porta Borsari, in centro storico. Era alle scuole elementari di Sant’Eufemia quando scoccò l’amore per l’Hellas. L’esordio da tifoso fu con il Verona che era in Serie C. L’Italia era in guerra, i campionati che Rino da piccolo iniziò a seguire furono quelli del 1941-42 e 1942-43. E, dunque, il Bentegodi di allora, vicino a Piazza Bra, in fianco a corso Porta Nuova. Il 17 gennaio 1943, per la prima volta, Rino vide quella che è sempre rimasta la squadra che ha avuto nel cuore: una vittoria con il Mantova per 1-0, gol del terzino Giulio Pellicari, uno dei protagonisti, con Guido Tavellin, mezzapunta dai piedi finissimi e dalle spiccate qualità realizzative, del centravanti Antonio Barbieri, del solido mediano Luigi Cingolani. La promozione sarà conquistata e i muri della città verranno tappezzati da manifesti colmi di entusiasmo, con il piccolo Rino che ne odora la bellezza, inebriandosene felice.

      Giramondo col cuore a Verona
      L’Hellas non l’ha mai lasciato, lui “giramondo” che appena finiva un incontro di boxe a Las Vegas o una sfida a Melbourne per gli Australian Open di tennis si informava del risultato del Verona. Appena poteva, poi, era in tribuna a guardare l’Hellas: «A Milano, soprattutto, c’era, presente a San Siro. E anche al Bentegodi, naturalmente. Se gli impegni glielo consentivano, non mancava. Aveva un’adorazione per Osvaldo Bagnoli, per cui provava una stima sconfinata», dice Carla Riolfi, grande tifosa del Verona che per molti anni è stata responsabile del Coordinamento Calcio Club. Sergio Guidotti, presidente dell’Asd degli Ex giocatori dell’Hellas, porta un’esperienza personale: «Agosto 1981, partita di Coppa Italia in trasferta con l’Inter. Eravamo in albergo a Milano. Stiamo per pranzare e in sala arriva lui: “Sono venuto a salutare la mia squadra”. Fu un’emozione per me, che ascoltavo ammirato le sue telecronache di boxe e tennis. Si sedette a pranzare con i dirigenti, inconfondibile, unico per garbo e stile».

      Le telefonate per sapere dell’Hellas
      C’era, Tommasi, anche nella partita di ritorno della finale dei playoff per la promozione in B, il 13 giugno 2010, con il Verona che perse per 1-0 sul campo del Pescara e restò giù. Quando l’Hellas si giocò la salvezza in Serie A nei playout con la Reggina, il 24 giugno 2001, era a Wimbledon. Il Verona aveva vinto per 1-0 al Bentegodi. A pochi minuti dalla fine era sotto per 2-0, e quindi retrocesso, al Granillo, in un clima ribollente. Iniziò a telefonare per avere notizie di quel che stava accadendo a Reggio Calabria. L’epico gol di Michele Cossato mentre la partita si avviava alle ultime curve salvò l’Hellas e fece gioire Rino in Inghilterra. Appena gli domandavano del Verona, per lui era un tuffo in sensazioni meravigliose. Il suo sorriso si allargava. La sua squadra, l’Hellas, la dolcezza dell’infanzia a Verona: tutto questo sono stati per sempre i colori gialloblù per Rino Tommasi, il più grande

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